Streaming TV e pubblicità

Nuove opportunità tra addressable TV e CTVs

 

Negli ultimi anni i servizi di streaming video hanno visto un boom in termini di offerta, passando da pochi providers ad un vero e proprio panorama competitivo, provvisto di contenuti multimediali per tutti i gusti ed interessi. Ciò ha permesso di osservare anche un aumento nell’utilizzo di tali servizi, prima quasi esclusivi dei digital natives, da parte della popolazione mondiale, ma anche in Italia. Il settore dello streaming video ha raggiunto 80.83 miliardi di dollari nel 2022, con la maggior parte delle entrate provenienti dagli Stati Uniti. Si prevede che il settore dello streaming avrà un valore di 139.2 miliardi di dollari entro il 2027* con un CAGR del 11.48%.

 

In Italia l’Osservatorio sulle Comunicazioni n. 2/2022 di Agcom ha di recente stimato il passaggio da 10,9 milioni di utenti a marzo 2019 a 16,1 milioni a marzo 2022. Una crescita del 47.7% in tre anni e di 1,7 milioni rispetto a marzo 2021 (+11%).

 

 

L’indagine di Nextplora è stata realizzata mediante un campione totale di 3.511 interviste che hanno preso in considerazione la popolazione nazionale da 18 a 75 anni con quote rappresentative per Genere, Fascia di età, Area Geografica e Titolo di studio.

 

La ricerca ha voluto fare un punto sulle abitudini dei fruitori dei servizi streaming con un focus sulla relazione con la pubblicità, in un momento dove il settore sta prendendo una direzione molto chiara nei confronti della sua integrazione nella propria offerta. A questo proposito è stato effettuato un affondo sul caso di Netflix in relazione al recente lancio di pubblicità sulla piattaforma. La diffusione delle piattaforme streaming è confermata dal fatto che in media ogni intervistato dichiara di utilizzarne più di due.

 

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