Il futuro dell'abbigliamento di seconda mano è a un click di distanza

Siete pronti a scoprire la tendenza che sta sconvolgendo l'industria della moda? L'ascesa delle piattaforme online per la compravendita di indumenti di seconda mano ha sbaragliato l'industria della moda e noi siamo qui per svelare le ragioni di questo successo strepitoso. 

 

Sono finiti i tempi in cui si scavava tra gli scaffali polverosi dei mercatini delle pulci e dei negozi vintage. Il mondo virtuale offre oggi agli appassionati di moda infinite opportunità per creare un guardaroba unico e sostenibile senza spendere troppo. Dagli albori di Ebay alla nascita di piattaforme specializzate come Depop e Vinted, il mercato dell'abbigliamento di seconda mano non è mai stato così caldo. 

  

Ma la tendenza non si ferma qui. Anche grandi nomi del fast fashion come Zalando e Asos stanno cavalcando l'onda, offrendo sezioni per i prodotti usati all'interno dei loro siti web. 

  

Ma cosa spinge i consumatori a scegliere tra le piattaforme Marketplace e quelle Brand Owner? La nostra ricerca ad hoc, rappresentativa della popolazione italiana per sesso, età e area geografica, approfondisce le attitudini dei consumatori e il posizionamento di queste piattaforme nel mercato. Preparatevi a scoprire gli affascinanti insight dietro questo fenomeno all'ultima moda. 

  

Il consumatore 

La rivoluzione della moda è qui, e i dati lo dimostrano. Secondo la nostra ricerca ad hoc, il 25% della popolazione intervistata acquista abbigliamento di seconda mano più di una volta al mese, con i millennial in testa al 33%. La tendenza non dà segni di rallentamento: il 45% degli intervistati ha dichiarato di aver aumentato gli acquisti online di abbigliamento di seconda mano rispetto all'anno scorso. 

  

Ma cosa acquistano esattamente? I nostri dati mostrano che le borse sono l'articolo più popolare, con il 45% degli acquisti, seguite a ruota da giacche e cappotti (38%) e felpe (35%). È interessante notare che i giovani adulti (18-34 anni) preferiscono acquistare vestiti (42%), mentre gli anziani (55-65 anni) optano per le borse (53%). 

 

 

Le motivazioni per l'acquisto di abbigliamento di seconda mano sulle piattaforme online variano a seconda della fascia d'età. Per i giovani tra i 18 e i 34 anni, esprimere il proprio stile personale e fare una scelta responsabile dal punto di vista ambientale sono i principali fattori trainanti. Sono appassionati di auto-espressione, il che li rende il segmento SELF-EXPRESSION ORIENTED. Il gruppo dei 35-44enni, invece, si diverte a mettere insieme outfit originali e dà grande importanza al sostenere una buona causa, guadagnandosi l'etichetta FUN AND SOCIALLY RESPONSIBLE. Infine, il gruppo dei 45-65enni è tutto incentrato sull'affare e sul risparmio, dove l'accesso ad articoli di qualità superiore o di lusso a un prezzo inferiore è la priorità assoluta. Sono i BARGAIN HUNTERS del gruppo. 

 

 

Awareness, consideration, usership 

Nel nostro approfondimento sulla notorietà, la considerazione e l'utilizzo del brand, abbiamo analizzato i top player nel mercato italiano per la categoria piattaforme Marketplace (che consiste in piattaforme in cui vende una terza parte, ad esempio Wallapop, Vinted, Subito.it) e piattaforme Brand Owner (in cui il brand stesso avvia la rivendita dei propri prodotti di seconda mano). Nonostante siano meno numerose, le piattaforme Brand Owner vantano un impressionante 43% di notorietà, anche se non possono competere con i player dominanti e consolidati della categoria Marketplace. Questo vale anche per la considerazione e l'utilizzo, in quanto le piattaforme Marketplace detengono una quota di mercato significativa e valori elevati. Tuttavia, è importante notare che la situazione potrebbe cambiare nei prossimi anni, dato che un numero maggiore di brand è motivato dalla domanda dei consumatori e dall'emergenza del cambiamento climatico a lanciare iniziative simili e a ottenere visibilità e considerazione. A differenza di molte piattaforme di Marketplace, le piattaforme Brand Owner si fanno carico di garantire la qualità dei prodotti, il che potrebbe dare loro un vantaggio competitivo nel lungo periodo. 

 

 

Brand Image 

Analizzando gli attributi d’immagine delle piattaforme Marketplace rispetto a quelle Brand Owner, possiamo osservare che le prime sono ampiamente considerate più convenienti, con un vantaggio del 5%, e più giovani, con un vantaggio del 2%. D'altro canto, le piattaforme Brand Owner sono percepite come un po' più sicure rispetto alle piattaforme Marketplace. Entrambi i tipi di piattaforme sono percepiti come ugualmente affidabili, innovative ed etiche. È interessante notare che le piattaforme Marketplace sono percepite come di qualità inferiore rispetto alle piattaforme Brand Owner. Questi risultati sono in linea con la percezione generale che le persone hanno di queste piattaforme. La sicurezza sta diventando una preoccupazione sempre più seria per le piattaforme Marketplace, che storicamente hanno fornito meno protezione ai consumatori. La percezione di una qualità inferiore sulle piattaforme Marketplace può essere attribuita al fatto che il venditore è una terza parte e non c'è garanzia che il prodotto che arriva per posta corrisponda all'annuncio e non presenti danni maggiori di quelli descritti nella descrizione del prodotto. 

 

 

In definitiva, la diffusione di piattaforme online per la compravendita di abbigliamento di seconda mano ha rivoluzionato il settore della moda, offrendo ai consumatori opzioni sostenibili e convenienti. Mentre le piattaforme Marketplace dominano attualmente il mercato, le piattaforme Brand Owner stanno guadagnando terreno grazie alla loro attenzione alla qualità e alla sicurezza. Con l'ingresso di altri brand nel mercato e con il progressivo adattamento di queste piattaforme alle cangianti esigenze dei consumatori, possiamo aspettarci che questo trend continui e si evolva in modo avvincente. 

 

report completo

 


Nextplora potenzia BMI - Brand & Media Intelligence con una nuova dashboard e cresce del 28% di ricavi con la soluzione.

La soluzione utile agli investitori per comprendere come migliorare l’efficacia delle loro campagne cross-mediali e digitali interesserà quest’anno il 70% dei ricavi di Nextplora.   

Milano, 26 novembre 2018 - Nextplora, l’agenzia di Insight Management annuncia il rilascio di una versione potenziata della dashboard con la quale le aziende clienti possono analizzare e comprendere day-by-day l’andamento delle loro campagne a riguardo dell’impatto e della considerazione che stanno producendo sui consumatori, e quale contributo forniscono i media pianificati nel raggiungimento degli obiettivi.

Dal 2014 BMI è stata impiegata da 47 aziende, e grazie al ricorso che hanno fatto della soluzione e l’ascolto dei loro bisogni in questi anni, Nextplora ha messo a punto e ottimizzato la nuova release della dashboard, un software che funge da cruscotto di tutti gli indicatori delle campagne e target group, che consente di condividere in tempo reale le informazioni all’interno dell’azienda, e agire sulle campagne per migliorarne i risultati.

Gli investimenti effettuati in questi anni sulla soluzione, gli incarichi e la soddisfazione dei clienti che l’hanno adottata porteranno nel 2018 una crescita dei ricavi di quest’area pari al 28%, per un 70% dell’intero giro di affari dell’agenzia.

L’esigenza delle aziende nella gestione ottimale delle campagne è quella di conoscere che risultati stanno producendo, e la sfida è accedere alle informazioni utili nel momento in cui servono, per agire. – commenta Andrea Giovenali, CEO di Nextplora -Disporre di uno strumento semplice, completo, flessibile, interattivo e condivisibile con tutti gli attori coinvolti nell’attività è determinante per orientare al meglio i propri investimenti.

Alcune delle importanti aziende che impiegano BMI per valutare le campagne sia in Italia che all’estero sono Bauli, Candy Hoover, McDonald’s, Nexi.

Per il 2019 l’agenzia prevede due sviluppi per i propri clienti:

  • impiegare le informazioni prodotte con BMI all’interno dei processi di gestione delle campagne digitali automatizzate per migliorarne l’efficacia grazie a targeting ancora più mirati (ad es. l’intention-to-buy del prodotto);
  • estendere la conoscenza del contributo di Youtube, facebook ed Instagram ai risultati complessivi della campagna e combinati con gli altri media, attraverso una metodologia proprietaria di analisi del comportamento degli utenti.

 


Cibo buono e salutare? Cosa pensano gli italiani

Quando si parla di italianità non si può far a meno che pensare al cibo!

I prodotti alimentari associati a produzioni di qualità sono uno degli aspetti più rilevanti del Made in Italy. Gli italiani, in fatto di cibo, buona tavola, gastronomia si sentono tutti degli esperti.

In questo contesto emergono fenomeni come i prodotti biologici, naturali, free from, vegani, a Km0 che, pur essendo dimensionalmente contenuti, hanno avuto negli ultimi anni un impatto molto rilevante sulle opinioni e i vissuti rispetto al cibo buono e salutare.

Ma che cosa è per gli Italiano il “cibo buono e salutare”?

Emergono idee tanto chiare quanto diverse: c’è chi predilige un approccio di piacere e chi di controllo, chi ancora usa il cibo come una medicina e chi come stile di vita. Vediamo nel dettaglio.

Nextplora ha coinvolto in una community online un campione di oltre 400 persone e attraverso quasi 5.000 contributi ha mappato la percezione la "coscienza alimentare" italiana, individuando 4 cluster:

 

  • DIETA MEDITERRANEA: sono coloro che prediligono un approccio equilibrato “va bene tutto, basta non esagerare”. Il cibo per loro si traduce in un giusto compromesso tra piacere, etica e buona salute. Dieta? Si, ma quella mediterranea, con i nostri prodotti italiani che va bene ed è buonissima!

 

  • RITORNO ALLE ORIGINI: rappresentano l’esigenza di un ritorno alla terra e ai sapori veri di una volta; prediligono prodotti a Km 0 e il loro approccio va oltre il concetto stesso di cibo: subentra un’attenzione al sociale, ai produttori, all’ambiente e al benessere dell’economica locale. Avere il tempo di coltivare il proprio orto con la propria famiglia, per loro sarebbe il massimo!

 

  • ASSENZA DI…: sono coloro che abbracciano un concetto estremamente razionale e funzionale del cibo. La salute (intolleranze, allergie, ecc.) assume preminenza sul piacere e per questo si prediligono prodotti free from e bio.

 

  • CIBO COME STILE DI VITA: anche loro seguono un concetto razionale e funzionale, ma in modo più proattivo e propositivo. Per loro l’alimentazione è una regola e spesso le regole rigide si trasformano in uno stile di vita. Un esempio di quest’approccio è rappresentato da coloro che scelgono un’alimentazione vegana.

Hai bisogno di conoscere meglio il tuo settore?
Scopri insieme a noi come fare!


Campagne crossmediali: l'unione fa la forza!

Oggi, si sa, le aziende pianificano sempre più spesso in una logica crossmediale: il messaggio viene veicolato utilizzando più canali di comunicazione e il digital è sempre più coinvolto a fianco dei media classici.

Allora ci chiediamo: come possiamo massimizzare l’efficienza delle campagne crossmediali?
Il segreto (di Pulcinella!) è costruire una strategia complessiva, creativa e media, che sappia valorizzare al meglio le specificità dei canali di comunicazione utilizzati.

Abbiamo infatti constatato che la sinergia tra i mezzi costituisce una carta vincente.
Ad esempio, in una tipica pianificazione in Dual Strategy che sappia unire in modo efficiente TV e Web, i due mezzi si integrano in modo positivo (come potete constatare dal grafico seguente).

 

Se da un lato la televisione lavora molto bene sull’awareness del brand e della campagna, riesce tuttavia a produrre anche un effetto di “rimando” che sostiene il digital che, a sua volta, impatta positivamente sull’intenzione all’acquisto.
Ma è sempre così? Purtroppo, no.
Ci sono degli ingredienti “segreti” da introdurre nella ricetta.
Quali? Alcune idee ce le siamo fatte e saranno l’oggetto delle prossime pillole.

Nextplora è specializzata nella valutazione degli impatti delle campagne ADV e del ruolo del digital: negli ultimi anni abbiamo analizzato circa 230 campagne pubblicitarie per più di 100 clienti tra investitori, centri media, editori e agenzie creative.

Scoprite insieme a noi come misurare le vostre campagne crossmediali e massimizzare i risultati!


Nextplora lancia con Audiens l’offerta di segmenti “smart” per il programmatic

L’accordo prevede la distribuzione in tutte le DSP tramite Audiens di segmenti di pubblico on demand prodotti con le indagini di Nextplora.   

Milano, 13 maggio 2019 - Nextplora, l’agenzia che produce insight con gli smart-data, annuncia una partnership con Audiens, tech company leader nei servizi di data management, che consente alle aziende e agenzie media di aumentare l’efficacia dei loro investimenti nel programmatic impiegando segmentazioni dedicate e di qualità con i profili e il comportamento dei consumatori. La soluzione congiunta consente ai brand di condurre campagne più mirate, impiegando l’intention-to-buy e favorendo la maggiore conversione degli utenti.

Grazie alla soluzione le aziende possono disporre di segmenti realizzati sulle loro esigenze per aumentare il valore predittivo delle audience del programmatic sui propri obiettivi di branding e vendita. I segmenti sono prodotti da Nextplora con indagini condotte sul panel di proprietà Idee&Opinioni.

Nextplora mette a disposizione variabili sociodemografiche, psicoattitudinali, e comportamentali a riguardo di mercati e consumi, che mantiene e aggiorna per i partecipanti al suo panel che hanno autorizzato questa opzione, e che sono impiegate come seed per le espansioni di Audiens.

Grazie a questo accordo brand e agenzie potranno acquistare i segmenti di pubblico di Nextplora sulle principali DSP con le quali Audiens è integrata (DV360, Adform, AppNexus, The Trade Desk…) e attivarli per l’ottimizzazione del targeting delle proprie campagne data-driven.

“Con Audiens possiamo finalmente rendere azionabile la conoscenza che produciamo ai nostri clienti con le nostre ricerche – commenta Andrea Giovenali, CEO di Nextplora – Così i brand possono aumentare l’efficacia dei loro investimenti in pubblicità digitale in modo distintivo, proprietario ed esclusivo grazie alle segmentazioni di marketing costruite sui loro obiettivi”. 

“Siamo rimasti molto colpiti dalla metodologia di segmentazione dell’audience utilizzata da Nextplora – dichiara Marko Maras, CEO di Audiens – per la prima volta in Italia sarà possibile pianificare campagne programmatic sulla base di informazioni raccolte tramite il contributo attivo di un panel certificato” 

Chi è Audiens

 Audiens è una Customer Data Platform in grado di raccogliere, normalizzare e modellare dati che provengono da diverse sorgenti (sito, app mobile, CRM). Audiens consente di segmentare gli utenti sulla base dei dati raccolti e di trasferire queste informazioni in maniera anonima sui principali canali pubblicitari digitali nel pieno rispetto della privacy. La piattaforma Audiens permette alle aziende di attivare i segmenti di pubblico in modalità privata al fine di ottimizzare campagne pubblicitarie digitali e a brand e publisher di monetizzare i propri dati. Audiens nata nel 2014, fa parte del gruppo Bango PLC, società quotata alla borsa di Londra. Per maggiori informazioni su Audiens visitare www.audiens.com


Donne e shopping: l'Italia si divide in 5

Le Donne hanno sempre una scusa pronta per farlo.

Questa volta parliamo dello Shopping!

La relazione della donna con la sua grande passione è da sempre oggetto di studio. Ad esempio c’è chi addirittura chiama in causa la genetica e chi ci racconta quali sarebbero i suoi benefici: fare shopping calmerebbe l'ansia, aumenterebbe l'autostima e farebbe anche dimagrire.

Da una recente indagine di Nextplora che ha coinvolto un campione di oltre 2.500 casi rappresentativi a livello nazionale delle donne italiane dai 18 ai 65 anni, sono emerse ben 5 diverse categorie di donne che corrispondono ad altrettanti stili d’acquisto; scopriamo insieme brevemente quali sono:

  • Le OSSESSIONATE: il 17% del totale delle donne è ossessionata del capo trendy a cui non riesce proprio a rinunciare. Il loro canale d’acquisto preferito è l’online.
  • Le COMPULSIVE: un altro 17% si caratterizza invece per lo shopping compulsivo. Le donne con questo stile sanno di spendere troppo e vorrebbero fare più attenzione, ma di fronte al nuovo paio di scarpe non sa resistere! Acquistano indifferentemente online e presso i canali fisici.
  • Le ESIGENTI: il 26% delle Italiane acquista prevalentemente in negozi di fiducia, per ricevere consigli dalla commessa che spesso conosce bene e sa comprendere i suoi gusti. Per queste donne il negozio fisico è la soluzione preferita.

  • Le RAZIONALI: il 22% vuole la grande firma, ma cerca di arrivarci nel modo più conveniente possibile, come? Si ricercano con attenzione le offerte, specie quelle online e si gestisce al meglio il periodo dei saldi.
  • Le TIMOROSE: il 18% delle donne italiane estremizza l’approccio razionale, facendolo diventare quasi timoroso. Richiede il capo firmato, ma vuole essere sicura di ciò che compra. Non compra mai o quasi online, e ricorre spesso all’outlet.

Vuoi conoscere meglio il tuo target?

Scopri insieme a noi quali sono le caratteristiche, le preferenze, gli atteggiamenti dei tuoi clienti e aumenta il loro valore!


Cresce la soddisfazione dei nostri clienti

Nextplora migliora costantemente la qualità percepita del proprio lavoro da parte dei clienti e ottiene, sui principali indicatori di soddisfazione, livelli di assoluta eccellenza.

In particolare l’NPS – Net Promoter Score migliora di 8 punti rispetto all’anno precedente e raggiunge il valore positivo di 50, molto più elevato dei benchmark internazionali relativi alle categorie merceologiche in cui Nextplora opera: Marketing/Creative Agency (NPS: 18%) e Management Consulting (NPS: 17%), secondo l’indagine “NPS® Benchmarks for B2B Firms” della società di studi americana Inavero S.p.A. (http://bit.ly/2nTOlox)

 

 


Nextplora potenzia BMI - Brand & Media Intelligence con una nuova dashboard e cresce del 28% di ricavi con la soluzione.

La soluzione utile agli investitori per comprendere come migliorare l’efficacia delle loro campagne cross-mediali e digitali interesserà quest’anno il 70% dei ricavi di Nextplora.   

Milano, 26 novembre 2018 - Nextplora, l’agenzia di Insight Management annuncia il rilascio di una versione potenziata della dashboard con la quale le aziende clienti possono analizzare e comprendere day-by-day l’andamento delle loro campagne a riguardo dell’impatto e della considerazione che stanno producendo sui consumatori, e quale contributo forniscono i media pianificati nel raggiungimento degli obiettivi.

Dal 2014 BMI è stata impiegata da 47 aziende, e grazie al ricorso che hanno fatto della soluzione e l’ascolto dei loro bisogni in questi anni, Nextplora ha messo a punto e ottimizzato la nuova release della dashboard, un software che funge da cruscotto di tutti gli indicatori delle campagne e target group, che consente di condividere in tempo reale le informazioni all’interno dell’azienda, e agire sulle campagne per migliorarne i risultati.

Gli investimenti effettuati in questi anni sulla soluzione, gli incarichi e la soddisfazione dei clienti che l’hanno adottata porteranno nel 2018 una crescita dei ricavi di quest’area pari al 28%, per un 70% dell’intero giro di affari dell’agenzia.

L’esigenza delle aziende nella gestione ottimale delle campagne è quella di conoscere che risultati stanno producendo, e la sfida è accedere alle informazioni utili nel momento in cui servono, per agire. – commenta Andrea Giovenali, CEO di Nextplora -Disporre di uno strumento semplice, completo, flessibile, interattivo e condivisibile con tutti gli attori coinvolti nell’attività è determinante per orientare al meglio i propri investimenti.

Alcune delle importanti aziende che impiegano BMI per valutare le campagne sia in Italia che all’estero sono Bauli, Candy Hoover, McDonald’s, Nexi.

Per il 2019 l’agenzia prevede due sviluppi per i propri clienti:

  • impiegare le informazioni prodotte con BMI all’interno dei processi di gestione delle campagne digitali automatizzate per migliorarne l’efficacia grazie a targeting ancora più mirati (ad es. l’intention-to-buy del prodotto);
  • estendere la conoscenza del contributo di Youtube, facebook ed Instagram ai risultati complessivi della campagna e combinati con gli altri media, attraverso una metodologia proprietaria di analisi del comportamento degli utenti.